IL MONTELLO - LA "PRESA" XX
Caratteristiche tecniche del percorso
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Lunghezza : 4,3km
Difficoltà : abbastanza facile
Altezza di partenza: metri 142 S.L.M.
Altezza massima: metri 214 S.L.M.
Pendenza media: 4%
Via E.Bongiovanni: 4 km in tutto ( 2 di salita e due di discesa )- strada asfaltata
PARTIAMO. Il punto di partenza di questa tappa i trova a Ciano del Montello, nei pressi della chiesetta dei Santi Vittore e Corona.
Guardando la chiesetta andiamo a destra per circa 30 metri e quindi subito a sinistra in via Fantin. Fatti circa 300 metri in leggera salita incrociamo lo stradone del bosco. Noi proseguiamo ancora in salita ove la strada ora assume la denominazione di via E.Bongioanni.
EMILIO BONGIOANNI
Tenente ( Fanteria , Comandante di un plotone della 1a compagnia del I° battaglione del 96° reggimento ). Nato a Torino nel 1898 e morto a Selva del Montello il 19 giugno 1918. E' medaglia d'oro al valor militare sin dal marzo del 1919. Eccone la motivazione: "Alla testa del proprio plotone, precedendo il battaglione, si slanciava decisamente all’attacco di posizioni fortemente munite, che in pochi minuti conquistava ed oltrepassava. Venuto alla lotta a corpo a corpo coll’avversario, e ferito in più parti da schegge di bomba, incurante del dolore, sempre alla testa dei suoi uomini, continuava ad avanzare. In un secondo sbalzo, combattendo contro nuclei nemici che invano tentarono fermare l’irruenza e l’impeto dei suoi soldati, rimasto ferito una seconda volta, medicatosi alla meglio, continuava a combattere. Sereno, calmo e sorridente davanti al pericolo, sempre esposto in mezzo ai suoi, fulgido esempio di tenacia e valore, colpito per la terza volta ed a morte, cadde gloriosamente sul campo. Montello, 19 giugno 1918." ( a soli 20 anni!)
Iniziamo quindi decisamente a salire.
Le prime rampe sono abbastanza impegnative, ma niente di difficile direi.
Sulla strada...
Saliti per altri 700 metri circa eccoci al bivio. Noi teniamo la sinistra e continuiamo a salire.
Ed è dopo qualche curva che la mia attenzione si ferma su un’immagine della Madonna appiccicata a un albero nel bosco.
Si sale ancora …
Pedalato in salita dal bivio per circa 600 metri, siamo ora in cima alla presa XX. Siamo ora a 214 metri s.l.m. E’ ora di cominciare il falso piano e quindi piano piano, la discesa. Circa 600 metri più avanti siamo all'incrocio con la “dorsale”.
Procedendo dritti da qui inizia la discesa…Ed ecco dopo poco sulla sinistra la mitica OSTERIA AL CAVALLO
Scendendo ancora per altri 200 metri, alla nostra sinistra l'ingresso per GLI OSTI NATI..., la nota Osteria con cucina. Siamo a Biadene.
(Montebelluna vista dagli OSTI NATI)
Scendiamo ancora a sud per altri 200 metri. Sulla nostra sinistra c'è da affrontare una rampa secca e di circa 200 metri ( pendenza media del 5,5%). Stiamo per arrivare nei pressi di due cose interessanti: LA CHIESETTA DI SANTA LUCIA E IL MONUMENTO AI CADUTI.
LA CHIESA DI SANTA LUCIA E IL MONUMENTO AI CADUTI
La prima cosa che vediamo in salita è il monumento: per molti montebellunesi, rappresenta un importante luogo della memoria. Il monumento, progettato dal capomastro e artista Alberto Zane, è stato eretto infatti nel 1925 in ricordo dei montebellunesi caduti in guerra e ospita internamente una cella dove hanno trovato sepoltura 36 cittadini, 14 dei quali originari di Biadene. Visto l’affetto popolare e il valore di ricordo storico di questo monumento, all’inizio del 2007 la Giunta comunale montebellunese ha deciso di intervenire per risanarlo esternamente. La pietra del Montello bocciardata è ora tornata all’originario candore, mettendo in risalto l’armonia di questo monumento composto da più elementi architettonici: sopra al basamento a croce latina di 11 metri per 7 che racchiude la cella, tre scalinate di sette gradini ciascuna conducono a un obelisco a base quadrata alto circa 17 metri, in cima al quale c’è un faro che viene acceso di notte. Oltre alle due lapidi con le date di inizio e fine dei due conflitti mondiali, da segnalare l’altorilievo dello scultore Canova di Crocetta, che rappresenta una corona di quercia e di lauro e che si può ammirare in corrispondenza della porta in ferro battuto realizzata da Diotisalvi Dorigo.
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Torniamo ora sui nostri passi. Finita la discesa teniamo la sinistra: giù per altri 600 metri e chiudiamo la nostra pedalata nei pressi della fontanella d'acqua a fine discesa. Qui si chiude la nostra pedalata.
UN PO' DI IMMAGINI
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